In finanza ed economia, col termine arbitraggio si indica un’operazione che consiste nell’acquistare un asset o un’attività finanziaria su un dato mercato per poi rivenderlo successivamente su un altro, sfruttando quindi le differenze di prezzo in modo da ottenerne un profitto.
Tuttavia tale operazione risulta possibile solo il ricavo ottenuto supera i costi legati al trasferimento del bene da un mercato all’altro in quanto non deve comportare alcun tipo di rischio per l’investitore. Come funziona quindi l’arbitraggio? Vediamo di comprenderne le dinamiche attraverso questo articolo.
Cos’è l’arbitraggio
L’arbitraggio in finanza consiste sostanzialmente nell’acquistare beni o servizi finanziari su un dato mercato dove sono venduti ad un prezzo vantaggioso per poi rivenderli su un altro mercato in cui possiedono un valore maggiore.
Esso si differenzia dalla speculazione in quando in quanto pur essendo a scopo di lucro, si attua prendendo in considerazione le differenze di prezzo su mercati differenti. Al contrario la speculazione pur operando ugualmente sulle differenze di prezzo di uno stesso bene, si orienta sullo stesso mercato sfruttando tempi differenti.
Se quindi la speculazione è comunque volta al lucro ma “gioca” sul fattore tempo ovvero sulla vendita successiva all’acquisto o viceversa, l’arbitraggio sfrutta il fattore spazio, ovvero attua acquisto e vendita su due mercati differenti.
Come funziona l’arbitraggio
L’arbitraggio sfrutta quella che è la differenza tra i prezzi attribuiti a uno stesso bene, posti però su due mercati differenti, sempre nello stesso momento. Viene da sé che l’investitore che decide di praticare un arbitraggio, sarà orientato ad acquistare un bene sul mercato che gli attribuirà un prezzo contenuto rivendendolo successivamente sul mercato in cui esso assume un valore maggiore. Risulta chiaro quindi che l’arbitraggio risulta efficace in virtù del fatto che prende in considerazione unicamente il fattore spazio.
Tuttavia rappresenta una strategia di compravendita che espone l’investitore ad alti fattori di rischio poiché il prezzo di un titolo, di un bene o di un servizio finanziario dipende da molteplici variabili di cui molte imprevedibili. Può comunque offrire opportunità di profitto su gran parte degli strumenti finanziari, inclusi titoli azionari, beni, materie prime e derivati.
Arbitraggio puro
L’arbitraggio definito puro, è l’operazione di compravendita intesa nella sua forma di base: esso trae vantaggio da quelle che sono considerate “criticità” del mercato proprio perché sfrutta beni o asset di valore uguale negoziati però a prezzi differenti. Tale fattore contribuisce a rendere questa tipologia di arbitraggio del tutto sicuro e privo di rischi, tuttavia complici le nuove tecnologie, molte “mancanze” legate al mercato vengono ovviate più facilmente rendendo più rara la possibilità di sfruttare l’arbitraggio puro, così vantaggioso.
Arbitraggio di rischio
Se ad oggi sfruttare le potenzialità dell’arbitraggio puro risulta più difficoltoso, è comunque possibile ricorrere ad altre tipologie di arbitraggio, seppure più rischiose. Un esempio è dato dall’arbitraggio di rischio che si differenzia da quello puro poiché si attua prevedendo l’operatività di un asset o di un bene valutati in base ad un prezzo destinato a cambiare rapidamente come possono essere i titoli azionari di una Società in fase di acquisizione, operazione che non esula appunto dai rischi in quanto la variazione di prezzo potrebbe paradossalmente anche non avvenire mai.
Quando può essere attuato l’arbitraggio
L’arbitraggio può essere attuato in tutte quelle situazioni in cui sussiste un’incoerenza nel valore di mercato di un bene su due differenti mercati andando ad annullare le incoerenze stesse: offre beni su tutti quei mercati dove l’offerta è bassa e la richiesta alta: riducendone il prezzo su un dato mercato ed omologandolo ad esso, i beni risultano più abbondanti e quindi più economici con un conseguente incremento della richiesta e un profitto notevolmente superiore.
Tuttavia per attuare l’arbitraggio, che sia puro o di rischio, è sempre importante affidarsi allo studio dei dati relativi ai mercati e a specifici software in grado di valutarne la situazione economica e finanziaria consentendo di conseguenza un’azione ragionata e sicuramente più proficua, anche sul lungo termine.
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